Quando si approccia la Naturopatia è necessario abbandonare la convinzione che esista un procedimento di cottura migliore di un altro.
Questo può valere solo per il singolo individuo (anche se poi possiamo estendere a molti in senso lato) e non sempre perchè le cose cambiano anche a seconda dello stato fisico nel quale ci si trova.
Se si vuole mangiare consapevolmente è bene sapere:
- La distinzione esistenti tra le varie modalità di cottura
- L’effetto che i modi diversi di cuocere hanno sui cibi e sull’organismo
- L’impatto metabolico che i tipi di cottura, pur variando anche di poco tra loro, ottenuto verso un organo piuttosto che verso un altro.
- Ruotare il modo nel quale si cuociono gli alimenti
- Variare il più possibile il tipo di cibo che si assume (compatibilmente con i propri bisogni e preferenze).
- Assumere gli alimenti il più naturale possibile, consapevoli che consumare cibi crudi è un’ottima scelta.
Nella scelta degli utensili più idonei al nostro scopo ci viene in aiuto la Bioterapia che ci consiglia di utilizzare sempre:
- Pentole di acciaio o di ferro perchè rilasciano ferro biodisponibile, molto utile nelle sideropenie
- Pentole di terracotta perchè rilasciano silicio
- Pentole di alluminio sapendo però che un contatto prolungato degli alimenti può formare ossido di alluminio
- Pentole di rame basta non esagerare perchè il nostro organismo ha bisogno di rame in piccolissime quantità
- Pentole di ghisa che non è altro che una diversa condizione del ferro.
Sconsigliato è l’utilizzo di Padelle antiaderenti rivestite di Teflon che potrebbe se rovinate o troppo riscaldate rilasciare sostanze nocive e/o cancerogene.
Anche la Cottura al Microonde da molti è sconsigliata, anche se non esistano pubblicazioni scientifiche attendibili che avvalorino questa affermazione.
Tornando quindi ai nostri utensili ideali è bene sapere che anche la forma può fare la differenza:
- Una pentola alta, magari coperta, crea un aumento della temperatura senza però provocare un’evaporazione e la conseguente disidratazione degli alimenti, quindi una maggiore ossidazione degli stessi;
- Una padella con i bordi svasati si traduce in una cottura molto più veloce e una minore perdita dei loro valori nutritivi, e di conseguenza una maggiore digeribilità.
Analizziamo ora i diversi tipi di cottura e i vantaggi/svantaggi che possono creare:
● La Bolliturasconsigliata perchè l’alimento bollito è imbibito di acqua che lo rende indigesto perché i succhi gastrici vengono diluiti dall’acqua contenuta nell’alimento non esplicano al meglio la loro azione digestiva.
● La Cottura al Vaporepreserva maggiormente i nutrienti e i sali minerali degli alimenti, vantaggio da non sottovalutare per bambini, gli anziani, gli sportivi, o dopo una profusa sudorazione (situazioni dove è necessario reintegrare i sali), ma poco conveniente per ipertesi o per chi abbia problemi renali, o per donne in età fertile con ritenzione idrica (soprattutto nella seconda metà del ciclo quando normalmente il problema peggiora). Solo in questi ultimi casi potrebbe tornare utile la Bollitura in acqua non salata, per evitare la formazione di cloruri che andrebbero a sovraccaricare la funzione renale, rallentando il processo della diuresi.
● La Cottura Affogata e/o Stufatarende omogeneamente morbido l’alimento che viene posto direttamente da crudo e con l’olio in padella coperchiata per rallentarne l’evaporazione dell’acqua, riassorbita quindi dall’alimento, e per far rimanere tutti i nutrienti all’interno dell’alimento stesso.
Anche questo tipo di cottura è indicato per bambini, ragazzi, e uomini che praticano sport.
● La Cottura in Padelladifferisce da quella stufata per l’assenza del coperchio e per il fatto che può essere effettuata anche a freddo, cioè mettendo insieme a freddo gli alimenti e l’olio. L’alimento disidratato è più aggredibile dai succhi gastrici favorendo una digestione ottimale.
● La Cottura Ripassata in Padellasi ottiene invece quando l’alimento viene prima bollito (solitamente una verdura) e poi messo in padella con l’olio già caldo (olio nel quale si sarà eventualmente fatto imbiondire dell’aglio prima schiacciato e fatto riposare per alcuni minuti). L’alimento verrà disidratato e l’olio cotto stimolerà maggiormente il fegato, migliorando la digestione.
● La Fritturasi ottiene con alimento completamente immerso nell’olio extra vergine d’oliva E.V.O. (a temperatura ottimale di 160 ÷180° C e che non deve mai raggiungere il punto di fumo). Sfatiamo una volta per sempre il mito che “faccia male” o “sia pesante”; il fritto ha un’azione coleretica e colagoga (in soldoni fa contrarre e svuotare la colecisti favorendo una migliore evacuazione delle feci) ed è controindicato di fatto solo nelle patologie del fegato e della colecisti.
● La Cottura Dorata - Frittasi ottiene quando l’alimento viene prima passato nella farina, poi nell’uovo e poi immerso in olio bollente. Ha lo stesso effetto stimolante per il fegato della frittura, ma più intenso per via del fatto che l’uovo viene a contatto diretto con l’olio bollente.
● La Cottura Panatasi ottiene quando l’alimento viene immerso prima nell’uovo, poi nel pangrattato e infine nell’olio bollente. Ha invece uno stimolo meno intenso della cottura dorata-fritta, per via della crosticina esterna di pane, che in quanto carboidrato supporta il fegato offrendogli gli zuccheri.
● La Cottura alla Brace non ha controindicazioni se fatta nel modo giusto (l’alimento non deve carbonizzare in nessun punto) ed effettuata con la legna.
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